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La verita' sull'ecstasy, la pillola dei "Rave Party"

di ignazio DERIU
18-05-2017

L'ingordigia insaziabile dei pusher, trafficanti di morte, arriva fino a tagliare il principio attivo dell'ecstasy (MDMA) con sostanze tossiche e veleni come i topicidi, sostanze usate per ripulire i canali da scolo, solventi sgrassanti e altre droghe come eroina, LSD e cocaina.

LA VERITA' SULL'ECSTASY, LA PILLOLA DEI "RAVE PARTY"   "Ballare per 24 ore consecutive senza rendersene conto e ritrovarsi da solo con i titolari del locale che ti invitano ad andare via perchè non c'è più nessuno", è la "divertente" e drammatica dichiarazione di un ex consumatore di ecstasy ad una conferenza tenuta recentemente dai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga in una scuola superiore di Iglesias. Questa micidiale droga gli spacciatori la dipingono come la droga dell'amore e del divertimento. La verità è che chi ne fa uso può avere le allucinazioni e "vivere" situazioni irreali mai vissute, sofrirà di depressione e stati d'ansia, convulsioni e confusione mentale, con altri mille effetti collaterali che possono portare fino alla morte. L'ingordigia insaziabile dei pusher, trafficanti di morte, arriva fino a tagliare il principio attivo dell'ecstasy (MDMA) con sostanze tossiche e veleni come i topicidi, sostanze usate per ripulire i canali da scolo, solventi sgrassanti e altre droghe come eroina, LSD e cocaina. Un bel mix dagli effetti devastanti sul corpo e sulla mente, soprattutto quando ad assumerla sono adolescenti poco più che bambini in cerca di emozioni forti e trasgressive. Per informare i cittadini di Sestu sulle conseguenze causate dall'ecstasy, i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology, nella mattinata di giovedì 18 maggio distribuiranno centinaia di opuscoli "La verità sull'Ecstasy" dove troveranno queste e altre informazioni con le drammatiche esperienze descritte da chi ha ancora la "fortuna" di poterle raccontare. "Le droghe privano la vita delle sensazioni e delle emozioni che sono comunque l'unica ragione di vivere" quando negli anni '70 il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard scriveva queste parole, probabilmente si riferiva proprio a questa letale droga.   info: www.drugfreeworld.it

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