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AL POETTO SI PARLA DI PREVENZIONE ALLE DROGHE CON I GIOVANI

di ignazio DERIU
28-06-2017

Gli stessi ragazzi del gruppo contrari all'uso confutavano la validità delle risposte degli amici, innescando ulteriore dibattito tra di loro: "tu vuoi essere libero di fare quello che vuoi, e poi diventi schiavo della droga" è stato il commento di un ragazzo" .

Nella settimana in cui, su consiglio delle Nazioni Unite, in tutto il mondo si parla di informazione e prevenzione all'uso di droghe e di combattere il traffico illecito di sostanze stupefacenti, non poteva mancare l'impegno dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology della Sardegna, da sempre in prima fila nel promuovere il messaggio di vivere liberi dalla droga. Così nel pomeriggio di martedì 27 giugno nella spiaggia e nei chioschetti del Poetto si è ripreso a parlare di prevenzione ed è così ripartita la campagna balneare di informazione sulle droghe che, a detta degli stessi esercenti ha riscontrato successo nelle precedenti stagioni.   Di particolare rilievo il dibattito tra un gruppo di ragazzi, formato da almeno 12 ragazzi e ragazze tutti adolescenti, che alla vista dell'opuscolo sulla marijuana, hanno contestato l'idea che questa sia da considerarsi una droga, visto che molti di loro ne fanno regolarmente uso e non "mi considero un drogato ". Alla domanda del "perchè lo fai?", dalle risposte emerge la grande confusione che regna in questo campo. La risposta "mi fa stare bene e mi rilassa facendomi dimenticare i problemi", è quella più frequente, quasi che i problemi si risolvano "dimenticandoli"; altri ne giustificano l'uso perchè oggi è considerata terapeutica, confondendo le terapie mediche con l'uso ludico della marijuana. Gli stessi ragazzi del gruppo contrari all'uso confutavano la validità delle risposte degli amici, innescando ulteriore dibattito tra di loro: "tu vuoi essere libero di fare quello che vuoi, e poi diventi schiavo della droga" è stato il commento di un ragazzo" . Ancora una volta emerge la necessità di informare, dibattendo serenamente con i ragazzi sulle vere conseguenze a medio e lungo termine che anche le droghe leggere possono causare. Ma emerge anche l'effetto devastante di certi "signori" che anzichè prendersi cura dei nostri govani, stanno inculcando nella mente degli edolescenti falsi miti di soluzioni facili ai problemi che la vita ci riserva. "Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono l'unica ragione di vivere" erano parole del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, che sintettizzano chiaramente ciò che una persona proverà entrando nel mondo della droga.

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