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BigDat2017: alla presenza del Magnifico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, comincia la Scuola Invernale Internazionale sui Big Data, Terza edizione.
di Stefano Franco14-02-2017
Alla presenza del Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, prof. Antonio Felice Uricchio, è iniziata ieri la terza edizione di BigDat, uno dei principali appuntamenti scientifici a livello internazionale sul tema dei Big Data. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato anche il prof. Donato Malerba, direttore del Dipartimento di Informatica e co-chair della manifestazione, il prof. Michelangelo Ceci del Dipartimento di Informatica e il prof. Carlos-Martìn Vide della Rovira i Virgili University.
BigDat2017: alla presenza del Magnifico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, comincia la Scuola Invernale Internazionale sui Big Data, Terza edizione. Alla presenza del Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, prof. Antonio Felice Uricchio, è iniziata ieri la terza edizione di BigDat, uno dei principali appuntamenti scientifici a livello internazionale sul tema dei Big Data. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato anche il prof. Donato Malerba, direttore del Dipartimento di Informatica e co-chair della manifestazione, il prof. Michelangelo Ceci del Dipartimento di Informatica e il prof. Carlos-Martìn Vide della Rovira i Virgili University.
La Scuola ha attratto oltre 320 ricercatori provenienti da tutto il mondo che assisteranno nei prossimi giorni a lezioni frontali, conferenze e tavole rotonde sui Big Data. Fra i relatori della prima giornata ci sono stati ospiti illustri come Jeffrey Ullman, professore emerito dell’Università di Stanford, con le sue lezioni su Big Data Algorithms that Aren’t Machine Learning, Geoffrey C. Fox, Lyle Ungar, David W. Gerbing, Sander Klous, Paul Bliese, Tamàs Budavàri e Krithi Ramamritham.
Importantissimi i contributi anche della rappresentanza italiana. I professori Michelangelo Ceci e Annalisa Appice hanno illustrato le ricerche sui Big Data condotte al Dipartimento di Informatica. La prof.ssa Sonia Bergamaschi ha presentato un quadro della ricerca nazionale condotta dai ricercatori del Laboratorio Nazionale su Big Data del Consorzio Interuniversitario Nazionale sull'Informatica (CINI). La scuola proseguirà fino a venerdì 17 febbraio con altre importanti relazioni tenute da professori di fama internazionale, come V.S. Subrahmanian (Università del Maryland, USA) che tratterà i temi al confine fra Big Data e Cyber Security. Per mercoledì 15 febbraio è attesa una delegazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che parlerà della strategia italiana per la gestione dei dati nella costruzione del “sistema operativo” del Paese.
La Scuola ha attratto oltre 320 ricercatori provenienti da tutto il mondo che assisteranno nei prossimi giorni a lezioni frontali, conferenze e tavole rotonde sui Big Data. Fra i relatori della prima giornata ci sono stati ospiti illustri come Jeffrey Ullman, professore emerito dell’Università di Stanford, con le sue lezioni su Big Data Algorithms that Aren’t Machine Learning, Geoffrey C. Fox, Lyle Ungar, David W. Gerbing, Sander Klous, Paul Bliese, Tamàs Budavàri e Krithi Ramamritham.
Importantissimi i contributi anche della rappresentanza italiana. I professori Michelangelo Ceci e Annalisa Appice hanno illustrato le ricerche sui Big Data condotte al Dipartimento di Informatica. La prof.ssa Sonia Bergamaschi ha presentato un quadro della ricerca nazionale condotta dai ricercatori del Laboratorio Nazionale su Big Data del Consorzio Interuniversitario Nazionale sull'Informatica (CINI). La scuola proseguirà fino a venerdì 17 febbraio con altre importanti relazioni tenute da professori di fama internazionale, come V.S. Subrahmanian (Università del Maryland, USA) che tratterà i temi al confine fra Big Data e Cyber Security. Per mercoledì 15 febbraio è attesa una delegazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che parlerà della strategia italiana per la gestione dei dati nella costruzione del “sistema operativo” del Paese.
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