Firmato il decreto per sostenere il reddito dei pescatori per il periodo di fermo pesca 2017 - si attende ok dalla Corte dei Conti

"Un decreto atteso da un anno" commenta la deputata Rostellato "i nostri pescatori hanno iniziato e concluso il fermo pesca senza neppure sapere chi e in quali tempi e con che modalità tale blocco dell'attività sarebbe stato indennizzato. Ho inoltre raccolto il disappunto delle parti sociali sia sindacali che datoriali che purtroppo non sono state coinvolte, come era invece auspicabile, nella stesura del decreto.''.   Nell'ambito della legge di bilancio per il 2017 è stata prevista per i pescatori una indennità di 30 euro al giorno a copertura del periodo di fermo pesca, precisa Gessica Rostellato del PD: ''si tratta di una misura, che sarà rinnovata anche per il 2018, che non ha purtroppo le caratteristiche di strutturalità come chiedevano le parti sociali. Per questo, non avendo ancora ottenuto il riconoscimento del diritto sacrosanto di un ammortizzatore sociale strutturale, il mio impegno per il settore continua''. La domanda per percepire l'indennità di 30 euro al giorno dovrà essere presentata telematicamente attraverso l'INPS che verserà direttamente sul conto bancario del lavoratore l'indennizzo dovuto e va presentata entro il 31 gennaio 2018, ''Mi auguro – continua Gessica Rostellato – che la circolare del ministero del Lavoro, con la quale saranno indicate le procedure per effettuare le domande, sia emanata entro Natale onde facilitare alle aziende il recepimento e quindi l'attuazione delle procedure per gli invii delle domande. I tempi sono stretti''. Qualora le richieste superino lo stanziamento previsto verrà ridotta l'indennità "Nel decreto non è chiaro con quali modalità l'INPS dovrà determinare quali lavoratori dovranno percepire l'indennità ridotta" spiega la Rostellato "speriamo che la circolare ministeriale entri nel merito anche di questa questione per evitare che i lavoratori subiscano trattamenti diversi o discriminatori''. Altro dato importante: ''l'indennità non prevede la copertura contributiva e se le aziende non hanno già provveduto alla copertura del periodo di fermo pesca devono farlo subito onde non pregiudicare la possibilità, per i lavoratori vicini all'età pensionabile, di accedere all'ape social che finalmente, e anche grazie alla mia segnalazione, abbiamo ottenuto in questa legge di bilancio per il 2018''. Infine, non sembra chiaro come mai nelle premesse si parli di risorse da distribuire pari a 10.547.342 milioni facendo riferimento al comma 346 della legge di bilancio per il 2016 e non venga citato l'ulteriore finanziamento pari a 7 milioni inserito nella legge 123 del 2017 (cosiddetto decreto Mezzogiorno)