Newsroom

Torna alla Newsroom

fresco di stampa IL COPERCHIO DEL DIAVOLO di Franco Antonucci

di franco antonucci
22-10-2017


Il protagonista, Gasparone, riesumato dai famosi scritti delle "memorie di Gasbaroni, celebre capobanda della provincia di Frosinone" di Pietro Masi, più che un brigante, è un eroe anticonvenzionale che dopo aver vinto dieci, cento battaglie, perde infine la guerra, ma non l'umanità che lo ha sempre contraddistinto.

Romanzo di avventure ispirato dall'amore per la natura e per la vita semplice di una volta. Segna l'esordio dell'autore che, colpito improvvisamente da un'emiparesi a sinistra, ha dovuto sospendere l'attività concertistica e si è affidato come fisioterapia all'esercizio della tastiera qwerty e come psicoterapia alle ali di una fantasia inserita in un preciso contesto storico-ambientale pre e post risorgimentale rappresentato in un realtà vivida quasi come trasportati da una fantasmagorica macchina del tempo. Il protagonista, Gasparone, riesumato dai famosi scritti delle "memorie di Gasbaroni, celebre capobanda della provincia di Frosinone" di Pietro Masi, più che un brigante, è un eroe anticonvenzionale che dopo aver vinto dieci, cento battaglie, perde infine la guerra, ma non l'umanità che lo ha sempre contraddistinto.
Dalla pag.270....ed egli per tenerli buoni, cominciò a raccontare loro le avventure del brigante Gasparone. Questi bambini, dai cinque ai tredici anni, non immaginavano lontanamente che quelle storie, anche se un po' romanzate, non erano altro che ricordi di gioventù e allora i ragazzi gridavano di gioia, battevano le mani, ma nessuno si allontanava più di un metro dal narratore, talmente erano avvincenti e ricche di particolari quelle storie, veramente vissute. Il Sor Antonio descriveva, oltre alla forza e alla precisione della mira di Gasparone, la furbizia e l'agilità del Maghetto, la saccenza del Professore, la perfidia di mons. Zacchia, l'ardire di Massaroni, il rancore di De Cesaris e l'ardore di Vittori. Ma tutti parteggiavano per Gasparone ed esplodevano in urla ed applausi, quando abbatteva, a mani nude, il toro alla fiera o scopriva i militari infiltrati o riusciva a sfuggire al perfido Zacchia. Qualcuno più sensibile si metteva pure a singhiozzare al momento della descrizione della morte di Rocco e Faustina o del suicidio di Maria e nessuno si accorgeva che chi raccontava lo faceva anch'egli con gli occhi lucidi e la voce rotta. Ma, inutile dirlo, le avventure preferite erano quelle in cui Gasparone costringeva Domenico a sposare Loreta, batteva alla lotta Massaroni, colpiva con la fionda al volo i fagiani e sottraeva le mandrie e i beni dei nobili per distribuirli ai poveri e bisognosi che morivano di fame. Ciò che li appassionava non erano soltanto i racconti, ma anche il modo in cui questi venivano raccontati. Spesso agli uditori si univano anche le mamme che, tornate in anticipo, si soffermavano a versare lacrime per Maria o a burlarsi del monsignor Zacchia.

Scarica l'immagine

Contatta l'autore

franco antonucci

Per contattare l’autore scrivi a: redazione@notiziabile.it

http://musicasposalizi.altervista.org/index.html

Share

Questo sito web utilizza i cookie

Questo sito utilizza cookie tecnici e funzionali per migliorare la tua esperienza di navigazione. Con il tuo consenso vorremmo attivare cookie di analisi e prestazione, con finalità di analisi e di marketing, allo scopo di migliorare la tua esperienza di navigazione e di mostrarti prodotti e servizi di tuo interesse. Puoi modificare queste impostazioni in qualsiasi momento nella pagina delle condizioni sui cookie. Nella stessa pagina troverai informazioni circa il responsabile della gestione dei tuoi dati, il trattamento dei dati personali e le finalità di tale trattamento.

Imposta le tue preferenze sui cookie

Seleziona la tipologia di cookie che desideri attivare
Tecnici
Terze parti: Statistiche + Marketing