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La regola delle 5 W del giornalismo: quali sono e cosa significa?

di Redazione Notiziabile.it
Pubblicato il 08-05-2020

Se vuoi scrivere un testo informativo o un articolo perfetto devi conoscere la regola delle 5 W. Scopri quali sono, come utilizzarle e come sono nate.

 

 

Il lead di un articolo o di un comunicato stampa corrisponde alle prime 200 parole del testo. In questo spazio l’autore deve premurarsi di rispondere alle 5 w del giornalismo, le famose domande che permettono di dare una struttura al testo e di non dimenticare le informazioni fondamentali. Scopriamole insieme.

 Le 5 W del giornalismo: quali sono le domande?

La regola delle 5 W è un' eredità del giornalismo anglosassone. La sua utilità è quella di evidenziare quali sono le informazioni più importanti di una notizia. Rispondere a queste domande serve anche a sintetizzare e permette di far capire di cosa si sta parlando in un articolo o in un comunicato stampa in maniera precisa ed efficace. Vediamo quali sono le 5 w:
  1. WHO: chi?
  2. WHAT: che cosa?
  3. WHERE: dove?
  4. WHEN: quando?
  5. WHY: perché?

Rispondere a queste cinque domande è solo il punto di partenza per scrivere un articolo o un comunicato stampa perfetto. Le 5 W, infatti, stanno alla base di quella che viene chiamata la tecnica della piramide rovesciata. Le abbiamo dedicato un articolo sul nostro blog. In breve, è una tecnica di scrittura, utilizzata anche per il web copywriting, che prevede che tutte le informazioni più importanti si trovano all’inizio del testo. Ora analizziamo le cinque domande una per volta.

WHO: chi?

Chi è il protagonista della notizia? Di chi si sta parlando? Deve essere assolutamente chiaro il soggetto al centro della notizia, l’azienda o la persona coinvolta nel fatto descritto. Ad esempio, nel caso di un comunicato stampa aziendale, il “chi” non corrisponde ad una determinata persona ma ad un’azienda ed è importante presentarla al meglio.

WHAT: che cosa?

Di cosa si tratta? Qual è la notizia che si vuole comunicare? Deve essere una vera notizia, capace di catturare l’attenzione di chi andrà a leggere il testo. Ogni articolo deve raccontare qualcosa che interessa a qualcuno. Una volta individuato l’argomento bisogna chiedersi anche a chi potrebbe interessare e cercare di comunicarlo a quel pubblico.

WHERE: dove?

Dove è successo? C’è un luogo di riferimento? Che sia un episodio, un caso avvenuto, un evento o una novità, bisogna sempre inserire un luogo di riferimento (anche solo il paese dell’azienda). Sarà più facile e più immediato per il lettore capire di cosa si tratta e contestualizzare la notizia.

WHEN: quando?

Quando è successo ? Si sta parlando di un fatto già avvenuto o si sta promuovendo qualcosa che deve ancora accadere? Una notizia generalmente deve essere qualcosa d’inedito ma se stiamo scrivendo un comunicato stampa i tempi potrebbero essere diversi. In generale, se si tratta di qualcosa che è già accaduto è importante individuare il motivo per il quale qualcuno dovrebbe parlarne ancora e sottolineane l’importanza.

WHY:perché?

Perché lo stai comunicando? O perché è successo? C’è sempre un motivo che spinge alla scrittura di un articolo o di un comunicato. Il lettore del testo deve individuarlo subito,se si vuole promuovere un evento chi legge deve capirlo subito, non serve tergiversare troppo. Anche nel caso di una news deve essere chiaro perché si è ritenuta così importante.

L’origine della regola delle cinque W

Le cinque W sono una delle regole fondamentali del giornalismo anglosassone ormai diffuse in tutto il mondo. Tutti i giornalisti quando iniziano a scrivere prendono in considerazione questo schema e lo seguono per costruire una notizia. Questo schema viene applicato con successo per la scrittura web da alcuni anni.

È vero che furono gli inglesi i primi ad utilizzare questo schema? No, studiando la filosofia medioevale si trova già una traccia dello schema adottato oggi. Stiamo parlando della Summa Theologiae di Tommaso D’Aquino. Nella sua opera più importante il filosofo aveva individuato gli elementi fondamentali dell’azione morale. Sicuramente lui non parlava di news o articoli per il web ma le domande che si poneva erano le stesse.

Lo schema di Tommaso D’Aquino era:

  • QUIS: chi?
  • QUID: che cosa è successo?
  • QUANDO: quando è accaduto?
  • UBI: in che luogo?
  • CUR: perché è successo?
  • QUANTO: quanto? Cioè che valore ha?
  • QUOMO: in che modo?
  • QUIBUS AUXILIIS: con quali mezzi?

Come avrete potuto osservare le prime cinque domande corrispondono esattamente allo schema del giornalismo anglosassone. Cari inglesi non avete inventato proprio nulla! Se vuoi approfondire questo argomento scarica la nostra Guida sulla Piramide Rovesciata

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