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Torna alla NewsroomBLOCCO TARGATURE VEICOLI IMPORTATI DALLA COMUNITA' EUROPEA
di Gino Consorcio08-11-2018
MOTORIZZAZIONE, VEICOLI IMPORTATI, EUROPA
A seguito le note di luglio ed ottobre della Dir. Generale Nord Est, su iniziativa sollecitata dalla dirigenza dell'ufficio della Motorizzazione di Padova, quasi tutti i veicoli di importazione parallela, provenienti dai paesi dell'Unione Europea, non possono e non potranno più essere immatricolati in Italia.
Dovremo quindi dire addio alle Mustang, agli autocarri Dodge Ram, alle Harley Davidson ed anche a tutti i veicoli immatricolati, prima della normativa armonizzata sulle carte di circolazione estere?
La spinosa questione sta sull'applicazione dell'art. 24 della direttiva 2007/46/CE anche sui veicoli già immatricolati e circolanti regolarmente in altri paesi dell'Unione, veicoli giudicati regolarmente immatricolabili da Enti Tecnici certificati dalle stesse autorità europee.
Gli importatori invocano invece l'art. 34 TFEU, l'art. 4 della direttiva 1999/37CE e succ. modifiche, che fino ad ora ha consentito la targatura, in Italia, dei veicoli già immatricolati in questione.
Il ministero dei trasporti, sollecitato dalle parti, per ora tace.
Fonti bene informate riferiscono che l'Unione Europea potrebbe aprire una procedura di infrazione ai danni dell'Italia, per il mancato rispetto del mercato unico europeo.
Già la Corte Europea aveva condannato altri stati esteri, che avevano cercato, di fatto, di complicare se non bloccare, l'importazione parallela.
Intanto gli importatori lamentano danni superiori a decine di milioni di €, se questo accadesse.
Un'altra tegola al già asfittico mercato dell'auto.
by Network 264
Dovremo quindi dire addio alle Mustang, agli autocarri Dodge Ram, alle Harley Davidson ed anche a tutti i veicoli immatricolati, prima della normativa armonizzata sulle carte di circolazione estere?
La spinosa questione sta sull'applicazione dell'art. 24 della direttiva 2007/46/CE anche sui veicoli già immatricolati e circolanti regolarmente in altri paesi dell'Unione, veicoli giudicati regolarmente immatricolabili da Enti Tecnici certificati dalle stesse autorità europee.
Gli importatori invocano invece l'art. 34 TFEU, l'art. 4 della direttiva 1999/37CE e succ. modifiche, che fino ad ora ha consentito la targatura, in Italia, dei veicoli già immatricolati in questione.
Il ministero dei trasporti, sollecitato dalle parti, per ora tace.
Fonti bene informate riferiscono che l'Unione Europea potrebbe aprire una procedura di infrazione ai danni dell'Italia, per il mancato rispetto del mercato unico europeo.
Già la Corte Europea aveva condannato altri stati esteri, che avevano cercato, di fatto, di complicare se non bloccare, l'importazione parallela.
Intanto gli importatori lamentano danni superiori a decine di milioni di €, se questo accadesse.
Un'altra tegola al già asfittico mercato dell'auto.
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