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Come fotografare una donna in gravidanza

di Giovanni Miele
13-08-2019

Sono sempre più numerose le coppie che si affidano ad un fotografo professionista per immortalare il momento dell’attesa del proprio pargolo. Per i futuri genitori, un simile momento è motivo non solo di gioia ma anche di orgoglio e desiderio di condividere la propria immensa felicità.

Ecco perché i fotografi a Milano devono essere in grado di soddisfare le richieste della coppia in attesa ma anche saper consigliare loro ambientazioni, abbigliamento e pose che permettano di ottenere non solo uno scatto oggettivamente bello ma che riesca a trasmettere l’emozione intensa della gravidanza. È per questo che alcuni fotografi professionisti hanno stilato una sorta di “decalogo emozionale” per gestire al meglio le richieste dei genitori che desiderano realizzare un servizio fotografico dell’attesa del bebè. Secondo la fotografa Natalie Norton la parola d’ordine deve essere assolutamente creatività. Essere creativi, però, soprattutto con un tema delicato come la donna in gravidanza, non vuol dire stravolgere le sue abitudini proponendole cose che non sente nelle proprie corde ma aiutarla ad esprimere al meglio il suo stato gioioso e sereno attraverso uno shooting fotografico che sappia cogliere aspetti non sempre considerati in una gravidanza.

La giusta Location fotografica
Bando, insomma, agli scatti piuttosto inflazionati con la classica mano del papà sul pancione, realizzati solitamente in studio, un’ambientazione interessante ma allo stesso tempo abbastanza costrittiva. Se le condizioni meteorologiche lo consentono e la mamma se lo sente, l’ideale sarebbe realizzare qualche scatto in mezzo al verde in modo da esaltare il connubio perfetto tra natura e nascita di una nuova vita. Per quelle coppie che insistono nel voler realizzare l’intero servizio fotografico in casa, il consiglio per chi immortala una donna in gravidanza è quello di gestire al meglio l’illuminazione in modo da esaltare le forme morbide del corpo materno soprattutto illuminando il corpo in maniera soffusa con una luce che parta dall’alto. Uno dei rischi più frequenti nel caso di foto scattate nella propria abitazione è però quello di focali corte che in qualche modo tendono a deformare i corpi rendendo lo scatto assolutamente inutilizzabile. Ecco perché questa eventualità va spiegata ai futuri genitori in modo da far comprendere loro che anche un’ambientazione diversa dalla propria casa può comunicare calore e felicità. Per quanto riguarda l’abbigliamento, il consiglio che la Norton dà è quello di utilizzare capi comodi, dai colori neutri e con i quali muoversi non sia difficile. Niente abiti da cerimonia, insomma: lo scatto deve comunicare spontaneità, gioia e concentrarsi sull’attesa del piccolo piuttosto che sulla ricerca maniacale della bellezza artefatta.

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Giovanni Miele

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https://www.giovannimiele.com

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